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Il Disegno Brutto
per Doppiozero

Dal 2020 il Disegno Brutto compare sulla rivista culturale Doppiozero con una serie di articoli, in cui vengono approfonditi vari aspetti della pratica del disegno (non soltanto di quello brutto).

Articoli

si puo vivere senza disegnare (doppiozero)

Un articolo che cerca di spiegare il perché si disegna.
A cosa serve disegnare?
A niente, rispondono in tanti, è un’attività esclusiva, artistica, ci vuole talento per praticarla, e tanto tempo per padroneggiarla. Non sembra servire al nostro vivere quotidiano. Va bene per i bambini, è un divertimento, un gioco in cui ci si sporca le dita.

un disegnatore (doppiozero)

Un giorno ho iniziato a disegnare una linea. Ho continuato a tracciarla, portandola in giro per il foglio, senza sapere quando avrei finito.
[…] Ho iniziato quest’opera perché volevo capire cosa succede a tracciare un foglio di segni neri fino a riempirlo; studio il disegno, la sua fenomenologia, il come accade, la sua mistica e la sua fisica…

macchie e altre analogie (doppiozero)

Un giorno del 1998, una signora di Pontedera, si svegliò presto come ogni mattina. Dopo aver fatto quello che soleva fare, uscì di casa per andare a comprare il pane. Stava attraversando il piccolo giardino della sua casa quando qualcosa nel suo campo visivo, seppur in zona periferica, la colpì.
[…]
Scarabocchi e macchie sono gli apolidi dell’arte, quelli che nessuno vuole, nemmeno i bambini.

alla ricerca di twombly (doppiozero)

Mi sono messo a disegnare, pensando a Cy Twombly. Voglio provare a capire come facesse a realizzare le sue opere; ne cerco, non dico la formula, ma almeno una sorta di schema, un’intenzione che si ripete, il barlume di un metodo, qualcosa così.

Provo ad agire come so, anzi come non so.
“Del disegno conta solo il processo.

disegnare con Plotino (doppiozero)

Ci sono giorni in cui mi sembra che i disegni piovano giù sui fogli.Da dove arrivano questi disegni, mi chiedo?Piovono dall’alto, il che significa che mentre si disegna, a testa china e collo spezzato, bisogna saper tenere anche gli occhi in alto. L’esercizio è improbo.[…]
Un mattino come un altro è piovuta qui, sul mio tavolo, la meravigliosa parola greca Ipostàsi, anzi hypostasi (ὑπόστασις) con una suadenza mistica ed esotica. E mi ha suggerito di mettermi a disegnare.

julie mehretu (doppiozero)

Un focus su Julie Mehretu, una delle più innovative artiste visive degli ultimi anni che ha rinnovato il disegno contemporaneo e il racconto di un workshop basato sul suo processo creativo, tenuto a Palazzo Grassi di Venezia.

“In questo articolo ci interessa parlare di come l’artista sia riuscita a rivitalizzare il disegno, svincolandolo da quell’idea di mezzo istintivo, primordiale ed evocativo che gli viene spesso attribuita, riportandolo invece a quella connotazione di diagramma

disegnare volti (doppiozero)

È facile disegnare un volto con poche linee. Prima si realizza un ovale, poi si aggiungono due linee ad arco per le sopracciglia, due punti per gli occhi e, in mezzo a questi, una linea angolare per il naso, poi, più in basso, una linea orizzontale basterà per tracciare una bocca.
Il volto appare.

giano bifronte (doppiozero)

Disegni di fine anno.
Il sole sta per chiudere la sua eclittica, l’anno volge al termine.
Secondo gli antichi popoli italici questo periodo rappresentava una soglia da attraversare verso l’inizio di un nuovo
ciclo di stagioni, simboleggiata dal dio Giano, che emerge dal flusso incessante del tempo
e ne è custode, vegliando con sguardo pluridirezionale.

disegnare un albero (doppiozero)

Si disegna sul foglio come gli alberi spogli tracciano il cielo lanoso di alcune mattine d’inverno. Ogni volta che dalla finestra osservo le linee dei rami, quelle linee si fanno memoria. Ogni volta che lascio la penna nera scorrere sul foglio, scarabocchiando senza senso, non mi accorgo di ripetere le linee dei rami guardati da molte finestre durante la mia vita.

disegni dall'inconscio profondo (doppiozero)

Cosa si disegna quando si disegna? 

Me lo chiedo da sempre.
È difficile credere che si disegni soltanto ciò che si vede, cedendo all’idea di un dominio della vista, dato che è difficile stabilire cosa è che effettivamente ed esattamente vediamo.
E tantomeno affermare che il disegno sia uno strumento adatto per rappresentare della realtà, dato che, nella pratica, potrebbe esserlo con impresa sovrumana, soltanto tracciando un oceano di linee e punti…

metafisica dello scarabocchio (doppiozero)

A cosa serve disegnare?
A niente, rispondono in tanti, è un’attività esclusiva, artistica, ci vuole talento per praticarla, e tanto tempo per padroneggiarla. Non sembra servire al nostro vivere quotidiano. Va bene per i bambini, è un divertimento, un gioco in cui ci si sporca le dita.

la via del disegno brutto (doppiozero)

Tutto nasce da un punto. 
L’universo stesso in cui siamo immersi e di cui siamo parte attiva e vivente, nasce dall’espansione ininterrotta di un punto astronomico, fatto di energia compressa e di materia condensata. Lì stava il Tutto quando era conoscibile con un solo sguardo. Bastava un battito di ciglia per vedere ogni cosa, ma le ciglia non esistevano ancora.